lunedì 24 dicembre 2012

LA FELICITA' E' UN VIAGGIO







Libertà. Unione. Famiglia. Pranzi e cene e brindisi e speranze. Lotte tra pandoro e panettone. Regali che dai, regali che ricevi. La curiosità che incalza. Messaggi di circostanza che si confondono con le vivide parole di chi ti vuole bene. Sorrisi e spensieratezza. Una carezza, un abbraccio, sguardi complici. Un tocco di rosso. E uno di oro. L'amore, che inaspettatamente si nasconde in ogni minimo particolare. Ricordi di una bambina che in Babbo Natale ci credeva e prima di addormentarsi lasciava sul tavolo un bicchiere di latte e due biscotti. Quella stessa bambina che oggi si perde in un conto alla rovescia che rincorre la mezzanotte più magica dell'anno. L'albero, imponente, domina tutta la sala. Luci e atmosfera. Candele profumate aromatizzano l'ambiente. Maglione di lana in cui perdersi. Vestito di paillettes da sfoggiare. Il camino acceso, la cioccolata calda che viene lentamente assaporata. Racconti, novità. Sorprese, visite, voglia di stare insieme. Biscotti appena sfornati. Una passeggiata accompagnata dall'aria pungente che arriva fin dove può. Stelle che brillano nel cielo e stelle che con i loro petali rossi trovano rifugio nelle case. Voci di bambini che si amalgamano con risate di adulti. Foto, la gioia immortalata in uno scatto. Un mondo racchiuso in un "click". Fiori e palline e brillantini. Addobbi alla ricerca continua di un posto in cui lasciarsi ammirare. Passate di mascara che vogliono mettere in ombra il rossetto dai toni accesi. Le canzoni, sempre le stesse. Uniche nella loro piacevole ripetitività. I film, quei film che non ti stanchi mai di riguardare. Fiocchi che se non cadono dal cielo, si posano sulla morbidezza di un muffin. Il bisogno di avere vicino chi è lontano, il cuore che trasforma quella distanza in una strada di dolci pensieri. Il vischio. E quel bacio che tanto sogniamo ci venga dato sotto di lui.








Lo spirito della festa. Felicità.
Perché la Felicità non è una meta, è un viaggio.

Buon Natale a chi di quel percorso riesce a godersi ogni istante.

venerdì 21 dicembre 2012

WHITE.








Una pelliccia. Ecologica.

Le lenzuola che sanno di aria e libertà.
Una tazza di latte caldo, con una goccia di miele.
Un maglione in cui perdersi.
Le Converse di sempre.
La prima neve della stagione.
Lo zucchero a velo sopra la torta di nonna. Appena sfornata.
Un attico, vetrate ed essenzialità.
Un reggiseno di pizzo.
Una vestaglia di seta.
La panna, che se potessi la metterei ovunque.
Un pantalone morbido, di lino.
La camicia. Di Lui.
Un vestito che copre quel che può.
Ed IL vestito del giorno che ci cambierà la vita. Perché noi lo sogniamo fin da bambine.
Una soffice crema idratante, quel tocco che fa la differenza.
Una spiaggia caraibica.
La tazza di Starbucks. E l'iPhone.
Un divano da cui lasciarsi coccolare.
Una gonna di tulle per sentirci ancora principesse. O ballerine.
La glassa sopra i muffin, che più che n'è meglio è.
Un macaron alla vaniglia, per iniziare bene la giornata.
Un blazer e un jeans skinny. Aggiungici il rossetto rosso e li farai felici.
Una pochette di piume.
E rose. E tulipani. E peonie.






Purezza, semplicità, eleganza.
Lasciati ispirare.
Bianco.

mercoledì 19 dicembre 2012

QUESTO E MOLTO ALTRO.






Cambiare. E iniziamo dai capelli, noi donne, come se un taglio diverso fosse in grado di mostrare al mondo tutta la nostra forza. Nascondiamo le fragilità dentro un paio di pantaloni skinny in pelle, ostentando quella trasgressione che più di tanto non ci appartiene, e smorziamo subito i toni abbinandoci il tanto fedele quanto amato maglione oversized, un vero e proprio alleato che di storie potrebbe raccontarne tante. Tante quante le nostre mille sfaccettature. Camminiamo in bilico sul tacco 12 andando a sfiorare nel punto più vivo i sogni, sfiliamo fiere con la consapevolezza passeggera che possiamo arrivare ovunque. Perchè noi, con quel paio di scarpe, di strade siamo pronte a prenderne tante; la risolutezza di un generale, la dolcezza di chi ama perdersi nel viaggio e non nel punto di arrivo. Basta un tubino nero per farci sentire novelle Audrey Hepburn, un neo sapientemente disegnato sopra il labbro superiore per farci incarnare, almeno per una notte, la sensualità di Marilyn Monroe. Da un'estremità a un'altra, toccando in modo impercettibile ogni corda della nostra anima. Della scelta dell'intimo abbiamo fatto uno stile di vita, arrivando alla conclusione che il corredo reggiseno-mutanda non deve essere spaiato, se il tessuto è seta l'autostima ne giova e le spalline trasparenti devono essere bannate da qualsiasi cassetto. E poi il push-up che sapientemente accorre in aiuto, il trucco vissuto fino all'ultima stesura di mascara, quei centimetri in più che di sera non possono mancare. Forse mentire è nella nostra natura, ma sempre per buone cause. E grandi ideali. O idee. Quelle che in un flusso continuo attivano desideri e speranze. Poi le aspettative, le stesse aspettative che riponiamo la mattina in una tazzina di caffè per risvegliare tutti i sensi e quelle che riponiamo negli uomini, spesso incapaci di decifrare i nostri codici. Perchè tra parole non dette e messaggi mai mandati, loro di noi hanno sempre capito poco. La verità è che noi amiamo l'istinto, l'inaspettato, la passione. Le rose rosse. E che sia una o che siano cento, senza mezze misure. Siamo vamp dentro, di quella femminilità che esplode nelle piume di una gonna e nei glitter di una pochette. Siamo Dive, dietro i nostri immensi occhiali neri capaci di nascondere tutto. Ma siamo soprattutto noi stesse, tra divano, gelato e un'intramontabile commedia americana.






Bridget Jones docet.
Noi, con le nostre insicurezze, la seguiamo.

venerdì 14 dicembre 2012

"ALTRO CHE MAZZI DI ROSE, NOI DONNE VOGLIAMO MAZZI DI SCARPE"







Pronti, sempre. A ricordarti che puoi arrivare dove vuoi. 
Capaci di portarti lì, fino a toccare con un dito i tuoi sogni.
Fedeli compagni, desiderosi di scatenarsi con te nelle serate memorabili.
Alla portata di tutte, perché loro non amano fare discriminazioni.
Vecchi per età ma non per aspetto, rinnovarsi è la loro specialità.
Al passo con i tempi, al passo con te.
Viaggiano in coppia, due anime gemelle che mai si lascerebbero.
Versatili, stringono amicizia con vestiti, gonne e pantaloni.
E camaleontici, esseri in continua trasformazione.
Qualche volta poco clementi, litigano con i tuoi piedi e son dolori. 
Ma la verità è che a loro si perdona tutto.
Non hanno paura delle stagioni, affrontano pioggia, vento e sole.
Difficile prenderci confidenza, ma una volta in sintonia è tutto un gioco di equilibri.
Andatura elegante, gesti posati: ti insegnano a essere Donna.
La gamba in tensione si sente più lunga e di beltà si veste.
Da bambina ci navigavi dentro, con la consapevolezza che un giorno ti sarebbero serviti.
E anche chi soffre di vertigini, con loro impara il bello dell'altezza.
Frivoli e femminili, nella loro essenza più profonda.
Multiformi e multicolori, semplici ma mai banali.
Il suono che emettono è dolce, al contempo deciso.
Il loro fare è gentile, pacato, delicato.
Ma anche aggressivo, quanto basta per mettere in atto il gioco della seduzione.
Appartengono a tante "case", così da soddisfare ogni gusto.
Case di moda, si intende.
E Louboutin? Una garanzia.








Chi l'ha detto che un paio di tacchi ha cambiato la vita solo a Cenerentola?

sabato 8 dicembre 2012

TANTI AUGURI A ME


Mi auguro di avere sempre questo sorriso.  Quello che spontaneamente esplode sul mio viso quando mi accorgo che le piccole cose mi rendono felice, quello che prima di mostrarsi al mondo passa dal cuore.
Mi auguro di avere l’idea della vita, finalmente scrivere un libro. E tenerlo pronto e rilegato tra le mie mani, sfogliando e assaporando ogni pagina come se fosse un pezzo di me e del mio mondo.
Mi auguro di vivere sempre di emozioni. Lo stomaco che si contorce,  un nodo alla gola, un colpo al cuore, la testa tra le nuvole. Perché niente mi sazia più dei segnali dell’anima.
Mi auguro di diventare cittadina del mondo. Viaggiare e imprimere nella mente nuovi scorci e ammirare panorami e camminare per le strade buie di una città che voglio fare mia e sedermi al tavolino di un bar osservando la vita di sconosciuti che scorre davanti ai miei occhi e cercare il mare d’inverno e imparare  la bellezza di quella diversità che ti arricchisce.
Mi auguro di non perdere mai il mio spirito di iniziativa.  Una sorpresa per chi se la merita ma non se l’aspetta, nuove idee, progetti stanchi di rimanere castelli costruiti nel regno della mia mente, cimentarmi in attività che mai ho sperimentato.
Mi auguro di avere voce, voce quando serve. Perché non siamo nati per stare seduti, abbiamo il dovere di alzarci, lasciare che la libertà prenda forma attraverso ogni nostro gesto.
Mi auguro di avere coraggio. Quanto basta per sfoggiare una pochette di prima mattina, godermi la notte nella mia immensa gonna di tulle e in un paio di tacchi pronti a ricordami che posso arrivare dove voglio. E poi girare d’autunno senza calze  e d’inverno abbandonarmi in un caldo maglione da uomo.
Mi auguro di trasformare le foto nella mia personalissima macchina del tempo. Guardarle, sorridere, riviverle.
Mi auguro di ricordarmi di mettere me stessa al primo posto, perché volersi bene è la pozione della serenità e la mia dignità non la lascerei calpestare nemmeno da un paio di Louboutin.
Mi auguro di lasciarmi scompigliare i capelli da un vento caldo, ballare sotto la pioggia fingendo di essere la protagonista di un musical, baciare il sole come lui bacia a me.
Mi auguro di non abbandonare mai la bambina che c’è in me, quella stessa bambina che 16 anni fa si guardava riflessa nello specchio vestita del suo tutù rosa e della sua voglia di diventare grande, quella stessa bambina che oggi si siede davanti ad un computer e trasforma i suoi ricordi in parole.
Mi auguro di avere tempo. Per leggere un libro mentre fuori piove e io mi rifugio sotto le coperte, ascoltare Michael Bublè e sognare un ballo insieme a lui, chiudere gli occhi e diventare spettatrice del mio passato, comprare un mini appartamento a Parigi, concedermi un caffè con l’amica di sempre, immergermi nella vasca con delle candele profumate che mi coccolano, coltivare le mie passioni, mangiare schifezze sdraiata sul divano mentre guardo una delle tante commedie americane.
Mi auguro di trovare sempre la Felicità. In un abbraccio, in due occhi che mi guardano e brillano, in un messaggio, in una frase, in un ricordo improvviso, in una sorpresa.






Guardo la torta, mi racchiudo in un secondo di silenzio.
Un soffio.
“Che questi vent’anni mi portino ciò che voglio” mi dico. E i miei pensieri volano via insieme alle fiamme delle candeline.