Credo.
Credo nel sole e nei suoi poteri curativi. Perché la
Felicità è una questione di testa. E di cuore.
Credo negli amici, quelli veri. Della serie che bastano le dita di una mano per elencarli ed un gesto per riconoscerli.
Credo negli amici, quelli veri. Della serie che bastano le dita di una mano per elencarli ed un gesto per riconoscerli.
Credo negli errori, negli sbagli che lasciano segni
indelebili lì dove l'unica cura possibile è il tempo. O la cioccolata.
Credo nei pomeriggi passati sotto le coperte, mentre
fuori piove e la riproduzione causale dell'ipod finisce per proporti sempre
Venditti. E tra parole recitate magistralmente miste ad esperienze di vita
reale, le emozioni prendono forma.
Credo nei cambiamenti, nel coraggio di abbandonare
certezze ormai consumate per lasciare spazio a sogni informi desiderosi di
tramutarsi in concretezza.
Credo nei messaggi. Quelli lunghi, sentiti, scritti di
getto e poi nascosti tra le bozze. E che siano d'Amore, perché la forza motrice
non può che risiedere lì.
Credo nelle farfalle nello stomaco, nelle mani che
tremano e negli occhi che brillano. Nelle notti insonni passate ad aspettare un
messaggio che non arriverà mai.
Credo in "Sex and the City", consapevole del
fatto che in quelle quattro donne tutte pettegolezzi e frivolezze c'è un poi di
noi. E tanto da imparare.
Credo nella sensualità di un maglione di cachemire
color panna, nell'eleganza degli orecchini di perle che più sono piccole e più
catturano l'attenzione.
Credo nel cappuccino sorseggiato al tavolino di un
bar, mentre gli occhi trovano rifugio dietro la maestosità di un paio di
occhiali e le dita giocano timidamente con i capelli. Che non manchi la brioche
e che sia ripiena di marmellata.
Credo nelle mani che senza smalto per me non sono
mani, nel mascara che ti fa occhi di gatta e non smetteresti mai di stenderlo.
Nel rosa, nel sorriso che (non starebbe a me dirlo) è l'accessorio più bello
che una donna possa indossare.
Credo nelle sorprese, nel mazzo di peonie che metti
lì, all'angolo della scrivania, e subito tutto ti sembra più leggero. Nel
gelato mangiato d'inverno, sul divano, davanti ad una commedia americana. Nel
bianco. Bianche le lenzuola, un dettaglio, il reggiseno di pizzo, un angolo
della casa.
Credo nei sogni, che al
contrario di ciò che si può pensare, non sono fatti per rimanere chiusi in un
cassetto.