martedì 7 febbraio 2012

MA CHI LO METTE?

Spesso guardando le sfilate rimaniamo completamente incantate dalle stravaganti forme delle scarpe, dai tacchi vertiginosi, dai cappelli eccentrici, dalle gonne immense, dalle scollature profonde e dai tessuti che lasciano davvero poco all'immaginazione. E altrettanto spesso la domanda che ci sorge spontanea è: "ma chi indosserebbe quelle cose?". Come punto di partenza dobbiamo prendere in considerazione i personaggi famosi. Sono proprio attrici, modelle e cantanti che presentandosi ad eventi importanti o serate di gala decidono di scegliere il loro abito direttamente dalle passerelle, come se fossero un grande armadio. Vi sono poi persone eccentriche e dal portafoglio decisamente "a fisarmonica", che non temono di esporsi troppo e quindi si aggirano tra le strade delle città con capi che non passano inosservati. Le donne russe e arabe si contendono questo primato, considerando anche il fatto che i loro Paesi in fatto di moda sono gli acquirenti più prestigiosi. Bisogna però mettere in evidenza che sia le donne di fama mondiale, sia quelle che si possono permettere di spendere così tanto in vestiti, sono una netta minoranza. Quale motivazione spinge allora gli stilisti di ogni Paese a creare abiti così particolari e così lontani dalla vita di tutti i giorni? Penso che la risposta a questa domanda vada ricercata nel significato della parola "moda". Non servono ne dizionari, ne grandi riflessioni, perchè l'unica spiegazione plausibile che possiamo dare è che la moda è arte. Gli stilisti sono geniali moderni artisti. Viaggiano, girano il mondo e si lasciano ispirare da ciò che vedono. Si nutrono di persone, di usanze, di tradizioni, di cultura. E i tessuti diventano la loro tela personale. Tagliano, cuciono, aggiungono, modellano. E' tutto un processo di trasformazione e il mezzo che lo porta avanti è l'espressione dell'essere dello stilista. Non ci sono regole, non ci sono limiti. La creatività è libera di ramificarsi in tutte le sue forme. In questo modo la sfilata, che non è altro che il punto di approdo, è l'esemplificazione di una grande mostra. Le modelle fanno sfilare le opere, che sono le uniche, vere, protagoniste di quei pochi minuti. E lo scopo è quello di stupire. Chi osserva, chi vede le foto, deve rimanere completamente incantato. L'atmosfera diventa magica, la natura si fonde con la modernità e i capi hanno il compito di lasciare il pubblico a bocca aperta. Solo in questo modo entreranno a far parte di un eterno ricordo e viaggeranno attraverso il tempo arrivando direttamente nel futuro. E non dimentichiamoci che la moda per avere successo deve essere strettamente legata alla cultura. Perchè la cultura è vita. La cultura è tradizione. La cultura è patrimonio dell'umanità.

Vi lascio ora ad alcune foto delle sfilate primavera/estate 2012







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