lunedì 16 aprile 2012

SE TU MI DICI FASHION, IO TI DICO..

Il rossetto rosso, ben steso e intenso al punto giusto, tanto da rendere le labbra il centro del mondo. I braccialetti, tanti, mischiati, caoticamente uniti sul più candido dei polsi. Ladurèe, le sue confezioni da mondo fatato e i suoi macarons, piccoli gioielli di pasticceria. L'azzurro Tiffany, ormai utilizzato ovunque, e perchè no, Tiffany stesso, perchè da quando Audrey ci ha fatte sognare facendo colazione davanti ad una delle sue vetrine, siamo rimaste tutte un po' affascinate. I capelli, lunghi e morbidi, lasciati scivolare naturalmente sulle spalle.




Un armadio ordinato, colmo di vestiti, così pieno e così sorprendentemente in ordine, con i colori in perfetta sequenza cromatica. I brillantini, le pailettes, tutto ciò che luccica e ci fa splendere per una notte più di una stella. I fiori, i mazzi di fiori, rose, tulipani, girasoli. Quelli belli, profumati, regalati con sentimento. Una mano curata, uno smalto ben applicato. I tacchi, altissimi, di quelli che slanciano a dismisura le gambe e donano un aspetto dannatamente sexy. Un paio di Louboutin? Ancora meglio. L'abbronzatura, quella presa gradualmente e naturalmente, quella che dona alla pelle un aspetto un po' ambrato da donna latina. 




Una camicia bianca, morbida, un po' larga come se fosse rubata dall'armadio del papà, abbottanata sì, ma nei punti giusti. Lasciar intravedere un reggiseno di pizzo, un po' da Lolita un po' da donna vissuta, non fa mai male.


Le borchie e poco importa dove stiano, l'importante è vederle. Il profumo, o meglio due gocce di profumo. Due gocce come vestito, due gocce come arma di seduzione, per sentirci delle nuove Marilyn, che con Chanel n.5 ci andava a letto. Letteralmente. Gli occhiali, quelli grandi grandi e dalle lenti scure, che con estrema eleganza nascondono un viso da bambina provato da notti insonni. Chanel, le sue borse e Coco e Karl, i suoi patroni (siano sempre lodati). I pantaloni, neri e a sigaretta preferibilmente. 



L'intimo, ne sfarzoso ne eccentrico ne troppo romantico, giusto stanziato sul confine tra semplice e sexy. Pochi merletti e colori pastello, accoppiata vincente. Provare per credere. Un tubino nero, essenziale, senza grandi accessori o estreme acconciature, Audrey docet. Poi il mascara, così scuro e naturale, così capace di trasformare gli occhi in uno sguardo e credetemi, c'è una grande differenza. 
Abissale. 



La Birkin, la Kelly e la city bag. Sì, lo so, sono borse, ma io le considero aspiranti amiche. Le perle bianche e piccole all'orecchio, che al contrario di chi pensa facciano troppo "prima comunione", sono veramente il massimo. I sandali, un gioiello, o i sandali-gioiello, giusto per non farci mancare niente. E poi il sorriso, oh il sorriso. Ben disteso, rilassato e soprattutto spontaneo, un po' come quello estremamente naturale dei bambini: non una semplice moda, probabilmente LA moda che ha avuto ed avrà lunga vita.


domenica 15 aprile 2012

FASHION ICON: BLAKE LIVELY

Penso a noi, noi affette dalla sindrome del "da lunedì inizio la dieta" (e quel lunedì arriva puntualmente nel duemilamai), noi già preoccupate per i costumi che ci aspettano al varco, noi perennemente afflitte dalla domanda "cosa mi metto?". E poi penso a lei. Lei, stacco di coscia degno delle più grandi modelle, capelli lunghi, biondi e fluenti, perfetti anche di prima mattina, e quel sorriso splendente che trasmette positività. Inutile precisare che è di Blake Lively che sto parlando, attrice americana che col suo fascino travolgente ha conquistato piccolo schermo e vita reale. 


Infatti se l'irriverente Serena ci ha fatte sognare con i suoi continui e sempre azzeccati cambi d'abito nella serie "gossip girl", ciò che sorprende è che Blake riesce sempre a reggere il confronto. Ecco il motivo per cui va di diritto nella classifica delle "icone di stile" del nuovo millennio. Per il giorno il look risulta decisamente essenziale e al contempo elegante. Niente eccessi, niente sfarzi, niente elementi che stonano: dominano piuttosto jeans attillati, che risaltano un fisico già longilineo, maglie dal taglio semplice e raramente decorate, scarpe che spaziano da bassi e comodi stivaletti ad alti plateu e borse che invece sembrano tendenzialmente il tocco più colorato ed eccentrico. Tonalità rigorosamente pastello, sempre ricordando che il nero, il blu e il marrone rimangono i capisaldi. 





Le case di moda a cui la bella bionda si affida sembrano rispecchiare decisamente il suo animo classico, infatti se la lista comprende Marchesa, Burberry e Dior, la marca a capo del sistema è Chanel. Lo stesso Karl Lagerfeld, stilista della maison, è rimasto colpito dal fascino e dallo charme di Blake tanto da sceglierla come testimonial per la nuova collezione di borse da lui ideate.


Un elemento che fa da tramite tra lo stile  giornaliero e lo stile serale è indubbiamente il blazer. Blake sembra avere una vera e propria passione! Nero e morbido, rigido e oro oppure interamente coperto di pailettes: ciò che conta è che sta bene praticamente con tutto e dona un tocco particolare anche al capo apparentemente più semplice. 




Con il calare del sole sembra avvenire una piacevole metamorfosi. I colori si fanno accesi e particolari: ecco che si fa largo il blu elettrico, il fucsia, il rosso scarlatto e il caldo oro. Le gambe vengono piacevolmente messe in mostra grazie a spacchi generosi e abiti molto corti ma mai volgari, i capelli vengono lasciati cadere leggeri e voluminosi sulle spalle e la figura viene ulteriormente slanciata da tacchi alti. Il trucco c'è ma non si vede: fresco e naturale come i lineamenti marcati e per niente ritoccatti della bella Blake. Accessori giusti e mai eccessivi, che non mettono in secondo piano l'abito, ma anzi lo fanno brillare ancora di più. L'insieme è così un mix di raffinatezza, eleganza e solarità che inevitabilmente incanta tutti.






Che sia giorno, che sia sera, che sia dietro una cinepresa o nel bel mezzo di una strada di New-York, Blake Lively sembra aver trovato il segreto di eterno successo e inutile aggiungere che da una come lei, c'è solo da imparare.

mercoledì 11 aprile 2012

SIAMO COSI'...

"Dolcemente complicate" cantava Fiorella Mannoia. Sicuramente passionali, animate da uno spirito forte e intraprendente. Sensibili, che si tratti di un film d'amore, di un libro struggente o di una chiaccherata-confessione con un'amica. Apparentemente fragili e delicate, leggere nel nostro ingenuo candore, ma mai sprovvedute. Perchè il nostro spirito guerriero, quell'ardore da leonesse che solo noi sappiamo tirar fuori nei momenti più difficili, non ce lo facciamo proprio scappare.



Lunatiche, con quell'umore ballerino che cambia alla velocità della luce, quel sorriso che in un attimo si trasforma in lacrima, quel respiro che diventa battito accellerato del cuore. Per non parlare dell'equilibrio, quella sicurezza mentale che per noi è un po' come un acrobata che percorre un filo sospeso nell'aria: basta un soffio di vento e tutto può cambiare. Frivole, frivole quanto basta per battere con disinvoltura le ciglia, per indossare due gocce di profumo e farle sembrare un vestito di alta sartoria, per considerare una giornata di shopping il raggiungimento della pace dei sensi. 




Insicure, aspiranti perfezioniste che vedono con la chiarezza di una lente di ingrandimento anche un difetto inesistente. Ammaliatrici, gatte esperte nel puntare una preda e catturarla lentamente, amanti dell'arte della seduzione per natura. Complici, perfette compagne di vita e di avventure, mai sopraffatte dalla paura di schierarci o di esporci. Allo stesso tempo eterne rivali, dominate da un amore-odio presente nel nostro sangue dalla notte dei tempi. Semplici ma mai banali, pronte e felici di sorprendere ma soprattutto di essere sorprese. Basta una rosa, un incontro, una parola inaspettata. Perchè anche questo è il bello. Sappiamo rendere anche la cosa più piccola un'oasi in mezzo al deserto, una leggera pioggia dopo un periodo di siccità, un fiore cresciuto nel più arido dei terreni. Creative, siamo creative come i più grandi artisti, fantasiose e estremamente acute. Cerchiamo di condire la nostra quotidianità con un pizzico di follia, forse per la paura incombente della monotonia, forse perchè il "nuovo" ci travolge e ci ingloba piacevolmente con le sue mille sfaccettature.


Spesso capaci di capire anche ciò che altri vedono dopo tanto, ma allo stesso tempo ciece dell'evidenza quando siamo schiave dei sentimenti. Libere, libere di sognare, di vivere alla giornata, di creare il nostro spazio anche nel più piccolo degli ambienti. E belle. Soprattutto belle. Con il nostro sorriso pieno di spensieratezza, il nostro sguardo che sa di verità, i nostri gesti, continue manifestazioni d'amore. 


domenica 25 marzo 2012

MI PIACE...

Mi piace ridere, ridere fino a quando perdo completamente il controllo di me stessa e sento che magicamente la mia testa si è liberata di qualsiasi pensiero. Ridere, fino a sentire gli addominali che piano piano iniziano a far male senza che io abbia compiuto il minimo sforzo. Mi piacciono quelle giornate calde e avvolgenti, in cui il sole sembra non voler riposare e la luce è così brillante e limpida che riesce a rendere ogni cosa, anche la più piccola, molto più bella.


Mi piacciono però anche le serate, quelli notti in cui "la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei" come dice il Liga, quelle notti in cui mi sento circondata da persone che mi vogliono veramente bene, quelle persone che ci tengono più che mai a condividere con me un pezzo di vita. Mi piace ballare, sentire la musica che mi pulsa nelle vene, avere la sensazione che il corpo si muova in perfetta sincronia con le note, come se elementi così diversi fossero riusciti ad amalgamarsi. 


Mi piace abbuffarmi con un barattolo di Nutella, mangiarla come se non ci fosse un domani, mi piace gustarmi la pizza di mamma sabato sera, dimenticandomi per qualche minuto di qualsiasi centimetro di pelle in più. Mi piace stare al fianco di un'amica, un'amica vera, confidarmi, parlare e ascoltare. Mi piace sapere che qualcuno ha bisogno di me, mi piace sapere che mi cerca, mi piace sapere che vuole un mio consiglio. Mi piace abbracciare, stringere una persona così forte da non percepire più la distanza di due corpi, ma l'unione di due anime.


Mi piace intraprendere nuove strade, veder lentamente crescere un mio progetto, gustare i frutti che dopo tanti sacrifici mi regala. Mi piace concedermi qualche piccolo sfizio, fantasticare per tanto tempo davanti ad una vetrina e tutto ad un tratto ammirare l'oggetto tanto desiderato comodamente da casa. Mi piace leggere, prendere un libro, sentire il contatto con la carta, sfogliare personalmente ogni singola pagina, immedesimarmi in uno dei personaggi e vivere man mano tutta l'evoluzione delle varie emozioni. Mi piace immortalare i momenti più belli in una fotografia, riprenderla a distanza di anni e rivivere nella testa le stesse sensazioni, guardarla e capire cosa è cambiato, cosa è rimasto. 


Mi piace il rosa, mi piacciono le scarpe, i trucchi e i profumi, tutto ciò che rende una Donna ancora più Donna.


Mi piacciono i compleanni, l'allegria che portano, la festa, la torta e tutte quelle candeline che per un attimo mi fanno fantasticare tra i mille sogni che vorrei si avverassero. 


Mi piace il mare, il suo sostare leggero e elegante, la sua aria pulita e piena di libertà.


Mi piace viaggiare, vedere posti nuovi, conoscere persone con diversa cultura e diversi modi di vedere il mondo, diversi stili di vita e diversi modi di viverla. Mi piace tenere la bocca chiusa e scrivere, lasciare che tutte le parole che vagano freneticamente nella mia testa riescano a trovare un'ordine nell'accoglienza di un foglio di carta. Mi piace vivere, senza limitarmi a osservare passivamente la vita degli altri.

venerdì 23 marzo 2012

BORCHIE: CHE PASSIONE!

Si dice che riuscire a smuoversi da una propria convinzione sia segno di intelligenza, ecco perchè il peso dell'incoerenza si fa meno sentire se penso al fatto che nell'ultimo anno ho drasticamente cambiato opinione riguardo ad un elemento che ultimamente sta letteralmente spopolando nel campo della Moda. Prima pensando alle borchie non facevano che vagare nella mia testa immagini di look un po' troppo rock e un po' troppo emo, ed essendo io una abbastanza classica, soprattutto nel vestire, non riuscivo a capire cosa le persone trovassero di bello in un elemento così eccentrico. Ora, invece, sono continuamente pervasa dalla voglia di aggiungere quel tocco particolare e un po' "duro" alle mie giornate. Penso che per coloro che come me non sono abituate ad osare, il primo elemento a cui lasciare un posto nel proprio armadio sia indubbiamente la scarpa borchiata. Il modello che meglio si presta a questa trasformazione è la Converse: linea semplice, colori base, effetto elegante e allo stesso tempo particolare. E' possibile crearle "fai-da-te", scegliendo e applicando personalmente il tipo di borchia preferito, ma in giro ci sono anche molti negozi alternativi che fanno questo lavoro a prezzi ragionevoli. 



Ho inoltre scoperto da poco un marchio tutto italiano, Gienchi, che crea scarpe borchiate molto particolari e adattabili a qualsiasi tipo di look (o quasi). In questo caso il prezzo è decisamente più alto, ma per chi volesse togliersi uno sfizio andare a dare un'occhiata a questa linea è veramente d'obbligo. 


Continuando a parlare delle nostre amiche borchie, ammetto che ciò che più mi affascina è che ovunque si posino, riescono a garantire un effetto particolare e ricercato, ma mai volgare. C'è chi ama vederle sulla propria borsa, sfoggiandole con disinvoltura sotto il proprio braccio.



C'è chi ama applicarle sul chiodo in pelle, per un rendere un capo già rock ancora più rock. 


Le più chic invece ci decorano il proprio candido trench, donandogli un aspetto più "vissuto" e sportivo. 


Sarà invece moda dell'estate che stiamo impazientemente aspettando il pantaloncino sfilacciato ai bordi con applicate le nostre piccole amiche. Sono già state proposte molte varianti: da quello colorato e più insolito, al più classico, in denim blu. 




La caratteristica che a mio parere rende quindi le borchie vincenti è sicuramente la loro versatilità. Oltre a poter essere adattate a qualsiasi tipo di capo, possono anche essere adattate a qualsiasi tipo di personalità, dalla ragazza più elegante e raffinata a quella più sportiva o aggressiva. Straordinario come un elemento della moda, nel suo piccolo, possa unire tutti.