martedì 13 marzo 2012

THE AMERICAN DREAM

Migliaia. Migliaia e migliaia di italiani a partire dagli anni '60 decisero che il proprio Paese era diventato un po' troppo stretto. Ed ecco subito porsi in netta contrapposizione l'America, un sogno lungo un oceano o forse di più. Quell'America dove si respira aria di libertà, dove tutti i sogni sono realizzabili, dove c'è un futuro, dove la diversità diventa unicità, dove la stravaganza è piacevole espressione del proprio essere,  dove tutto ciò che viene creato è oro, dove l'orizzonte sembra così lontano che la speranza riempie il cuore. E diciamocela tutta, l'amore per questa terra così ricca ci appartiene ancora, ora come non mai. Nonostante l'alimentazione sia discutibile, il bullismo nelle scuole stia proliferando e i giovani siano un po' allo sbaraglio (come spesso ci dimostrano i programmi di MTV), l'America sembra rappresentare una vera e propria calamita naturale. Si innesca un'attrazione così forte e coinvolgente che è impossibile non ascoltarla. Tutti sogniamo di andarci almeno una volta. Anche solo per il gusto di berci mentre camminiamo in una strada caratteristica il nostro cappuccino nel bicchierone di Starbucks, di vedere artisti che si esibiscono con il solo aiuto della propria arte su un marciapiede, di lasciarci affascinare dalle mille luci che decorano i maestosi grattacieli, di prendere la metropolitana di prima mattina, quando la città si sta già freneticamente svegliando. Ci piace quella musica ritmata e coinvolgente nata nei suoi quartieri meno prestigiosi, ci piace lo stile americano, un po' sportivo un po' elegante, ci piace quel modo di fare tipico dei suoi abitanti, socievole e simpatico. Rimaniamo incantati dalle loro città sempre vive, da quelle scene reali che inconsapevolmente ci ricordano gli attimi di qualche film. E' bello gustarsi un hot-dog su una panchina di Central park, andare a vedere quelle vetrine che avevamo visto solo nelle nostre trasmissioni preferite, festeggiare i famosi "sweet sixteen" come solo loro sanno fare. Ci piace la costa, ci piace il centro, ci piace tutto ciò che è stato investito da quell'insieme logico di stelle e strisce. E, udite udite, quest'anno la moda sembra essersi unita al coro di questo amore oltreoceano. Ormai è possibile trovare la bandiera americana un po' ovunque: Maglie, pantaloncini, borse, maglioni. Persino il famoso marchio di scarpe, Converse, ha deciso di celebrare gli USA decorando con stelle e strisce il modello classico delle sue scarpe da tennis. Ci sono poi le sciarpe, le fasce per i capelli, ma anche accessori, come cover per i telefonini, coperte, penne e astucci. Perchè non esiste occasione sbagliata per mostrare il proprio amore per questa potenza mondiale. Non dimentichiamoci però del nostro Bel Paese, perchè come cantava l'irriverente Carosone "Tu vuo fa l'americano, ma si nato in Italy!". Un po' di spirito patriottico e un po' di gratitudine verso un Paese bello e particolare come l'Italia, non fanno mai male.










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