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lunedì 21 gennaio 2013

RIFLESSIONI DI INIZIO ANNO

Non penso che un anno sia tanto e nemmeno che un mese sia poco. Penso piuttosto che siano i giorni a fare la differenza, densi della loro carica emotiva e dei loro risvolti inaspettati. E considerando che sono in fase di riflessioni, penso anche che all'alba del 22 Gennaio sia doveroso fare un resoconto di questo inizio 2013.




Sono ufficialmente innamorata di Zanzibar. La sua spiaggia bianca, il suo mare cristallino, i pomeriggi in cui oziare sotto una palma è d'obbligo, i frutti che sanno di natura e libertà, i tramonti che regalano scenari possibili da immortalare solamente attraverso gli occhi. E le persone, quelle stesse persone che hanno un cuore grande quanto il loro sorriso. Un intreccio di purezza e bontà. L'Africa è vita, energia allo stato puro. Propositi per il futuro? Ritornarci.

Nessuna deviazione mentale dovrebbe portare gli uomini a pensare che una ragazza struccata sia più bella. Nel caso non fosse chiaro i trucchi sono un diritto inalienabile del mondo femminile. Lasciateci vestire del nostro mascara e del nostro rossetto rosso fuoco, il resto è noia.
Sono tornate le righe. E i pois. E l'animalier. Per questa stagione la Moda ci vuole un po' bon-ton un po' selvagge, con quel pizzico di trasgressione in grado di infonderci sicurezza. Perché non è forse questo l'emblema della nostra anima? Siamo vamp e principesse, seducenti e eleganti, fragili e cariche di forza. Noi siamo tutto ciò che vogliamo essere. E siamo tanto più vere quanto più ci avviciniamo all'immagine che abbiamo di noi stesse.
Coloro che non sono tornati sono i brillantini, per il semplice fatto che non se ne sono mai andati. Glitter che si posano sulle linee morbide di un blazer, che fasciano un leggings pronto a diventare padrone della notte, che fanno di un paio di scarpe un'opera d'arte. E nel caso non si fosse capito io sono una loro grande sostenitrice. Riservarli unicamente alla serata di capodanno significa privarli delle loro enormi potenzialità.
Udite udite, il blu elettrico è il nuovo nero. Non chiudete le ante del vostro armadio, apritele e apritevi al cambiamento. 
Chi l'ha detto che dobbiamo mantenere alta solo la misura dei nostri tacchi? Anche la testa non deve mai abbassarsi. E gli standard. Perché la fierezza va di pari passo con la dignità.
Iniziare la giornata con un cappuccino e una buona dose di musica è cosa buona e giusta. Io scelgo Michael Bublé. O Jovanotti. Il primo mi fa sognare con la voce, il secondo con le parole, e io di emozionarmi non mi stanco mai.
Noi donne non siamo il sesso debole, nonostante alcuni comportamenti manifestati davanti a determinati uomini potrebbero dimostrare il contrario. Cerchiamo di ostentare un fascino apparente perdendo di vista il fatto che le vere armi risiedono nei nostri gesti e nella nostra mente. Perché la seduzione, a dispetto di quanto talvolta vogliano farci credere, è un'arte sofisticata che nulla ha a che vedere con la volgarità. L'intelligenza è compagna fedele: siete pronte a giocare?






E' il 22 Gennaio e io, tra un sorso di succo e la mano che gioca dolcemente con una ciocca di capelli, mi perdo nei miei pensieri.



domenica 7 ottobre 2012

E' TORNATO. IL LEOPARDATO.

Appariscente, eccentrico, dal carattere estremamente deciso. Classico a modo suo, con quel pizzico di gusto retrò che non guasta mai. Divide l'universo femminile come soltanto lui sa fare, contrapponendo le amabili conservatrici, che lo vedono come emblema del trash, alle più sfrontate, che a quel tocco proprio non riescono a rinunciare. E' comparso con fare elegante sul grande schermo nella prima metà del '900, rivestendo di un fascino incontrasto donne di già straordinaria bellezza. Con il passare degli anni la sua nobile accezione è cambiata, lasciando intravedere in quella fusione di linee morbide e colori caldi una sensualità troppo prorompente,  un eccesso di volgarità per chi ha fatto della sobrietà il suo marchio di fabbrica. Ebbene sì, il leopardato è tornato. 


Anzi, per chi come me lo ama, non se n'era mai andato. 




Semplice ma al contempo ricercato, incredibilmente femminile senza mezze misure. E anche se le più scettiche continuano a storcere il naso, facendo scorrere nella propria mente immagini di donne tutt'altro che sobrie che hanno fatto della stampa animalier uno stile di vita, il modo di renderlo chic esiste. Mai, e sottolineo mai, tirar fuori il corredo camicia-pantaloni-scarpe: in questo caso più che mai vige la regola del "meno è meglio". Basta un solo pezzo per dare una luce in più ad uno stile fin troppo minimale. Possono essere le ormai immancabili slippers, che si sposano perfettamente con un jeans nero a sigaretta e una camicia dall'effetto vedo-non-vedo sui toni del marrone. Rock e trasgressione allo stato puro. Un tubino, che tra i 12cm di tacco e un blazer dalle linee maschili è in grado di dotarti di un fascino selvaggio e conturbante. A prova di sguardi maschili, si intende. Per non parlare poi dello sciarpone lanciato ormai qualche anno fa dalla maison Louis Vuitton, che in pochi giorni ha catturato l'attenzione di donne celebri e non. C'era chi si vestiva solo di quello, il resto è noia. 




Le più temerarie possono anche azzardare un cappotto dai toni completamente leopardati, ricordando però che portarlo con disinvoltura non è facile e la cerchia delle fortunate elette è veramente ristretta. Così ristretta che cadere nel baratro dello stile Jersey (e voi avete capito a cosa mi riferisco..) è un attimo. Quell'attimo che fa la differenza, perchè la distanza che divide la Diva d'altri tempi dalla novella icona del trash è abissale.


Riportiamo allora la nostra stampa al suo antico splendore: un piccolo dettaglio che fa subito la differenza. Un piccolo dettaglio ed è subito tendenza.