L'ho snobbato per anni, rifiutandomi categoricamente
di guardarlo. Forse ero consapevole del fatto che se avessi ceduto anche solo
una volta, non sarei più potuta tornare indietro. Ma ho sopravvalutato la mia
tenacia.
Ho capito di esserne diventata dipendente una sera,
quando nonostante fossi già sotto le coperte e il sonno iniziasse a prender
forma, ho trascinato il mio corpo dal letto al divano. Ed ho accesso la
televisione. Al solo richiamo della sigla la mia stanchezza ha lasciato spazio
ad un insolito risveglio mentale e per quaranta minuti ho seguito con
magistrale attenzione ogni singolo passaggio. Da quella fatidica notte di tempo
ne è passato, ma Lui è entrato a far parte della mia routine quotidiana,
andandosi a incastrare perfettamente tra i miei impegni di studentessa e i miei
doveri di piccola donna.
"Sex and the City" mi ha conquistata. E ho
capito che al contrario di ciò che si può pensare, è una questione che va al di
là di semplici apparenze. Oltre il paio di Louboutin che Carrie si concede dopo
una delusione d'amore, oltre la sua cabina armadio che è entrata di diritto nei
miei desideri più inconfessabili, oltre i lustrini, le feste patinate e gli
uomini che si alternano come bambole in mano ad una bambina, oltre tutto questo
c'è un mondo. E per me quel mondo è sancito da una complicità tutta al
femminile che solo loro sono in grado di trasmetterti anche nel più piccolo dei
gesti. Le guardi lì, sedute al tavolo di uno dei tanti ristoranti di New York,
e ti senti subito parte di quel microcosmo rosa. Ti perdi nei loro discorsi, ti
emozioni per le loro emozioni, gioisci, piangi, ridi. Più semplicemente ti
appassioni. E ti ritrovi a chiederti quale sia il carattere a te più affine.
Carrie con la sua sagacia, Miranda e la sua vulnerabilità sapientemente
nascosta da un naturale cinismo, Charlotte armata della sua grazia e del suo
essere così perfettamente tradizionalista, Samantha la spregiudicata,
seduttrice e libertina. Ma perchè scegliere? La verità è che c'è un po' di
Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha in tutte noi. Dosate in maniera diversa,
ma pur sempre presenti. Donne intraprendenti, dinamiche, dallo spirito forte e
combattivo, in grado di parlare di intimità come uomini per poi mostrarsi
femminili fino all'ultimo centimetro di pelle. Ma soprattutto leggere, nel loro
approccio alla vita più profondo. Unite, nella loro amicizia così pura. E se
c'è una cosa che vogliono insegnarci è quella di osare, andando a toccare nel
punto più vivo i nostri sogni. Nessuna paura, nessun rimpianto, nessuna
inibizione. Piuttosto il coraggio di lottare per un'ideale, la voglia di
rincorrere ciò per cui vale la pena correre. E perché no, ci spronano anche ad
innamorarci. Di un paio di scarpe, di un uomo, della vita. Purché sia un amore
folle, smisurato, totalizzante, di quelli che seguono le leggi dettate dal
cuore. Che si sa, la ragione evita spesso brutte sorprese, ma un'emozione
vissuta è un regalo che ti porterai dietro per sempre.
Di tutti gli sbagli che ho fatto fino ad adesso, l'aver venduto l'anima a "Sex and the City" è stato decisamente il migliore. Grazie piccole grandi donne.