lunedì 28 novembre 2011

BIG CITY LIFE

I paesini mi sono sempre piaciuti, penso che sia un pensiero che mi accompagna da quando ero alta un metro o poco più. L'idea che tutti si conoscano, che gli abitanti siano come una grande famiglia, che bastino tre passi per vedere l'amico di sempre... mi sembra tutto così dolce e surreale! E quando penso a queste micro città mi viene quasi spontaneamente da associarle a quel locus amoenus che i latini hanno tanto descritto. Sarà che nella mia vita ho cambiato spesso città, quindi provo sempre una certa invidia nei confronti di chi è nato e cresciuto nello stesso posto ed è lì che ritrova ogni giorno le cose più care. Crescendo però ho capito che a lungo andare vivere in un paesino può diventare pesante. Già l'idea che tutti sappiano tutto di tutti mi terrorizza. Insomma, è giusto che ad ogni persona venga riconosciuta la propria privacy, è un segno di rispetto! Mi dà anche molto fastidio vedere la falsità che ogni giorno aleggia tra gli abitanti di questi posti. E' mai possibile fare il sorrisino a tutti e un attimo dopo girarsi e sparare a zero? E' un atteggiamento che non concepisco. Per non parlare di tutte quelle povere ragazzine che se la tirano come se vivessero a New-York e facessero ogni giorno shopping nella fifth avenue! Mi verrebbe da urlare "non ce l'avete d'oro, scendete dal piedistallo". Ma penso che sia divertente vedere fino a che punto arrivano, quindi le osservo nel mio eloquente silenzio. Nelle grandi città è tutto completamente diverso. Per prima cosa puoi star certo che se fai qualcosa, lo verranno a sapere solo le persone che vuoi che lo sappiano. La gente è così presa da se stessa e dai suoi impegni che non ha il tempo di osservare ciò che capita agli altri. Un giorno hai la luna storta e non hai voglia di curare il tuo aspetto? Puoi benissimo uscire con una tuta e struccata, tanto sei e rimani una piccola formica nel bel mezzo del formicaio. Nessuno ti punterebbe il dito contro commentandoti ironicamente. Non parliamo poi di tutti le grandi opportunità che una Città ti può offrire: mostre, eventi, locali, scuole prestigiose, negozi all'ultima moda. Tutto si sviluppa nelle grandi città, sono i punti d'incontro, rappresentano i luoghi che tutti vogliono visitare almeno una volta nella vita. Penso che la differenza principale tra un paesino e una metropoli sia il fatto che in quest'ultima si respira aria di libertà. Ci sono così tante persone diverse per nazionalità, aspetto fisico, gusti, idee che ognuno ha la possibilità di esprimersi a suo piacimento. Non sono una grande famiglia, ma un grande gruppo di persone in continua espansione. E' tutto così dinamico e veloce che finisci per essere inglobato nel meccanismo della città. E a volte ti sembra di essere un puntino fermo nel nulla mentre la vita frenetica ti scorre davanti. Nonostante tutti questi lati positivi non nego che quando posso mi piace prendere il treno e rifugiarmi nella mia Pisa, città Natale, città del cuore.


giovedì 24 novembre 2011

(FOR)EVER

Pensare di conoscere una persona, darle la propria fiducia, aprirle le porte del proprio cuore, condividere ogni singola cosa. E tutto ad un tratto vedere svanire questo rapporto. L’amaro che rimane in bocca non è spiegabile a parole e ciò che fa soffrire non è tanto il sentire la mancanza di quel rapporto, ma sapere che in quel rapporto erano stati investiti tanti sentimenti. Quando un amico di vecchia data “tradisce” possono esserti vicino altri mille amici, ma NESSUNO riuscirà a colmare il vuoto che ha lasciato lui. Inizia la fase dei ricordi, forse la più dolorosa. Riaffiorano nella mente le risate, le giornate passate insieme, gli sguardi complici, la voglia di vedersi e raccontarsi. Cose che ormai non ci sono più. Si vorrebbe tornare indietro, si vorrebbe che tutto questo non fosse mai accaduto, si vorrebbe perdonare e ricominciare, ma l’orgoglio ce lo impedisce. Maledetto orgoglio. O forse santo orgoglio. Perché un rapporto che rinasce dopo una grande delusione non potrà mai essere come quello di prima. Sarebbe un po’ come fare la doccia e rimettersi le mutande sporche: sì, le abbiamo addosso, ma si prova una sensazione di fastidio. Sono le mutande pulite che ci servono, quelle profumate, comode. Forse forse la soluzione migliore è mettere le mutande sporche nel cesto e lasciarle lì.


mercoledì 23 novembre 2011

IL CIGNO NERO

Guardarsi allo specchio e vedere qualcosa di diverso rispetto a ciò che si è veramente. Guardarsi e voler essere diversi. Guardarsi e odiarsi. E credere che tutto ciò che sono gli altri sia sempre e comunque meglio di ciò che siamo noi. Le insicurezze che ogni giorno si fanno largo nella nostra mente sono pericolose, perché ci offuscano, non ci permettono di vedere la realtà in modo cristallino. Ciò che forse risulta più pericoloso è la negatività di tutte quelle persone che quotidianamente ci sminuiscono per invidia. A loro basta vedere un piccolo raggio di luce nei tuoi occhi, l’aria di soddisfazione, un sorriso accennato che subito ti riportano giù nel baratro. MAI lasciarsi plagiare dagli altri. Il segreto per il successo è credere esclusivamente in se stessi. Credere nelle proprie capacità, credere nei propri sogni, credere nella propria forza di volontà, porsi degli obiettivi. La vera forza ci può arrivare solamente da quella persona che vediamo ogni giorno riflessa nello specchio. Solo noi conosciamo la nostra vera identità, le nostre debolezze ed è proprio dal lavoro su quelle debolezze che deriva una vita soddisfacente. Parlare con tutti, confidarsi con pochi. Sorridere, che vada bene o che vada male. Guardarsi allo specchio e vedersi per ciò che si è. Guardarsi e essere soddisfatti. Finalmente guardarsi e amarsi.


martedì 22 novembre 2011

LA META' DELLA MELA

Mia nonna spesso mi dice con orgoglio: “devi essere amica di tutti”. In questa frase non ho mai scovato un lato positivo, anzi, mi è sempre sembrata la versione carina di: “fai buon viso a cattivo gioco”. Io credo nell’amicizia, l’amicizia vera. Quella disinteressata, sincera, leale. Credo in un’amicizia che può dare tanto dal lato umano, in cui ci si può rifugiare nei momenti più tristi e con cui condividere le emozioni più forti. Credo in un’amicizia fatta di quotidianità, di attenzioni e sacrifici. Credo in un abbraccio, in un sorriso, in una parola di conforto o in un silenzio fatto di sguardi. Credo in una persona sola che si preoccupa di te realmente, piuttosto che in mille persone disinteressate. Perché come un po’ tutto nella vita, non conta la quantità, ma la qualità. Tutto sta nel trovare la giusta “metà della mela”, quella che ti completa e non ti permette di soffrire di solitudine nemmeno per un istante. La vera amicizia , quando arriva, è come una scossa di adrenalina, come un vento caldo che ti avvolge, come un ciclone che ti travolge. La vera amicizia è quella persona che ci accompagnerà nel viaggio più misterioso e imprevedibile di tutti i tempi: la nostra esistenza.

Dedicato a te, M. <3