Il rossetto rosso, ben steso e intenso al punto giusto, tanto da rendere le labbra il centro del mondo. I braccialetti, tanti, mischiati, caoticamente uniti sul più candido dei polsi. Ladurèe, le sue confezioni da mondo fatato e i suoi macarons, piccoli gioielli di pasticceria. L'azzurro Tiffany, ormai utilizzato ovunque, e perchè no, Tiffany stesso, perchè da quando Audrey ci ha fatte sognare facendo colazione davanti ad una delle sue vetrine, siamo rimaste tutte un po' affascinate. I capelli, lunghi e morbidi, lasciati scivolare naturalmente sulle spalle.
Un armadio ordinato, colmo di vestiti, così pieno e così sorprendentemente in ordine, con i colori in perfetta sequenza cromatica. I brillantini, le pailettes, tutto ciò che luccica e ci fa splendere per una notte più di una stella. I fiori, i mazzi di fiori, rose, tulipani, girasoli. Quelli belli, profumati, regalati con sentimento. Una mano curata, uno smalto ben applicato. I tacchi, altissimi, di quelli che slanciano a dismisura le gambe e donano un aspetto dannatamente sexy. Un paio di Louboutin? Ancora meglio. L'abbronzatura, quella presa gradualmente e naturalmente, quella che dona alla pelle un aspetto un po' ambrato da donna latina.
Una camicia bianca, morbida, un po' larga come se fosse rubata dall'armadio del papà, abbottanata sì, ma nei punti giusti. Lasciar intravedere un reggiseno di pizzo, un po' da Lolita un po' da donna vissuta, non fa mai male.
Le borchie e poco importa dove stiano, l'importante è vederle. Il profumo, o meglio due gocce di profumo. Due gocce come vestito, due gocce come arma di seduzione, per sentirci delle nuove Marilyn, che con Chanel n.5 ci andava a letto. Letteralmente. Gli occhiali, quelli grandi grandi e dalle lenti scure, che con estrema eleganza nascondono un viso da bambina provato da notti insonni. Chanel, le sue borse e Coco e Karl, i suoi patroni (siano sempre lodati). I pantaloni, neri e a sigaretta preferibilmente.
L'intimo, ne sfarzoso ne eccentrico ne troppo romantico, giusto stanziato sul confine tra semplice e sexy. Pochi merletti e colori pastello, accoppiata vincente. Provare per credere. Un tubino nero, essenziale, senza grandi accessori o estreme acconciature, Audrey docet. Poi il mascara, così scuro e naturale, così capace di trasformare gli occhi in uno sguardo e credetemi, c'è una grande differenza.
Abissale.
La Birkin, la Kelly e la city bag. Sì, lo so, sono borse, ma io le considero aspiranti amiche. Le perle bianche e piccole all'orecchio, che al contrario di chi pensa facciano troppo "prima comunione", sono veramente il massimo. I sandali, un gioiello, o i sandali-gioiello, giusto per non farci mancare niente. E poi il sorriso, oh il sorriso. Ben disteso, rilassato e soprattutto spontaneo, un po' come quello estremamente naturale dei bambini: non una semplice moda, probabilmente LA moda che ha avuto ed avrà lunga vita.