giovedì 28 novembre 2013

VOGLIO VOLERE



Voglio affondare la testa nel cuscino, le dita nella panna, le parole nel vino. Distendere i pensieri, come fossero fiocchi di neve che in una danza di eleganza e armonia vestono di bianco l'atmosfera. Cantare canzoni di Natale tra il divano e il letto, con una spazzola per microfono e una maglia informe pronta a ricordarmi che ovunque andrò, dovrò sempre rimanere fedele a me stessa. Guardare il tramonto e pensare che certi cieli non siano semplici cieli, ma pezzi di vita. Un po' come certi Amori. Contare i giorni che mancano al mio compleanno con la stessa trepidante attesa di quando ero piccola, che le cose più belle accadono a chi è ancora capace di accarezzare il mondo con gli occhi di bambina. Regalare qualcosa a qualcuno, che sia un oggetto, un'emozione o un po' del mio tempo. Semplicemente tempo, impacchettato e infiocchettato, con tanto di biglietto. Quello stesso tempo che se non si fa attenzione si rischia di dimenticarlo tra tutti i vorrei non detti e i respiri non percepiti. Voglio perdermi, tra le vie di una città e tra le righe di un libro, tra la passione e la ragione. E poco importa se non mi è concesso un filo per ritrovare la strada. Vestirmi di un maglione color cognac per poi accoccolarmi sul divano e realizzare che se certi intrecci di lana non fossero soltanto intrecci di lana, sarebbero sicuramente abbracci. Svegliarmi una Domenica mattina e fare un brunch, che forse quel tripudio di cose buone e felicità non è altro che un tentativo di giustificare la mia voglia di salato alle 11. Vivere con la confortante certezza che quelle stesse stelle in cui mi perdo con il naso all'insù, un giorno le potrò anche toccare. Voglio guardarmi allo specchio e sorridermi. Stringere la mano di un'amica e racchiudere in quel gesto tutto il Bene di questo mondo. Mangiare tra le braccia del letto una ciambella appena sfornata, con la faccia stropicciata che sa ancora di sonno e una vestaglia di seta a farmi compagnia. Scrivere, che è forse la cosa che mi piace più fare. Credere nel fato, perché certe persone in cui ti imbatti non sono semplici incontri, ma regali che la vita ti fa. Sporcarmi le mani e i pensieri, che sia per preparare un dolce o per dipingere una parete. Voglio un cappello nero e a tesa larga che incornici i miei occhi, un vestito velato che gridi eleganza e sussurri seduzione. Progettare ciò che sarà, perché quando si tratta di futuro dovremmo diventare tutti buoni architetti di sogni. Lasciarmi ispirare, da un colore e da un profumo, come se non ci fosse niente di più semplice del seguire l'istinto. Tappezzare la casa di foto per fissare ricordi sfuggenti. Essere l'eccezione anche quando mi sento la regola, la scelta e mai l'alternativa. Riempire il mappamondo di post-it con scritto "un giorno ci andrò", con la consapevolezza nel cuore che conoscere è conoscersi. 

Voglio volere, perché è solo quando sai cos'è che vuoi che non prendi tutto ciò che passa.
E se il carattere di un uomo è il suo destino, trova un perché e abbi il coraggio di farne qualcosa di grande. 



2 commenti:

  1. Parole sempre stupende e profonde..e hai ragioen alcuen persone ti lasciano qualcosa dentro anche se le conosci appena...un bacio!

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    1. I tuoi commenti sono sempre dolcissimi, grazie di cuore =) un bacio a te

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